Proposta di modernizzazione della politica di coesione, autonomia militare dell’UE e Competitiveness Compass

 

«Chi è morto non può essere infettato»
The Last of Us – Serie televisiva HBO
I stagione – III episodio [1]

1. Il 1° aprile scorso la Commissione ha presentato un pacchetto legislativo inteso a “modernizzare” la politica di coesione.
Il pacchetto legislativo include:
• una Comunicazione-quadro che illustra obiettivi e tratti distintivi della proposta di “modernizzazione” (la Comunicazione COM(2025) 163 “A modernised Cohesion Policy: the Mid Term Review”);
• una Comunicazione che reca proposte di modifica al Reg. (UE) 2021/1056 sul Just Transition Fund e al Reg. (UE) 2021/1058 su FESR e Fondo di Coesione;
• uno Staff Working Document (SWD) della Commissione che reca il modello di un nuovo strumento finanziario, alla cui attuazione concorrerà anche il Gruppo BEI, per l’implementazione di interventi per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, incluso il social housing (SWD(2025) 78).
Collegato a questo pacchetto legislativo, ve n’è uno complementare (che sarà oggetto di successivi approfondimenti), presentato sempre il 1° aprile, che include:
• una proposta di modifica al Reg. (UE) 2021/1058 sul Fondo Sociale Europeo Plus (FSE Plus);
• una proposta di modifica al Reg. (UE) 2021/691 sul Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione, proposta volta a rafforzare il supporto ai lavoratori a forte rischio di esubero delle imprese in ristrutturazione.
2. Questo breve articolo illustra la Comunicazione-quadro “A modernised Cohesion Policy: the Mid Term Review con lo scopo di evidenziare come essa sia ampiamente informata a:
• direttrici strategiche e interventi specifici dell’Iniziativa Competitiveness Compass (la quale, a sua volta, è ampiamente in linea con obiettivi e cluster di “tecnologie strategiche critiche” del Reg. (UE) 2024/795 del 29 febbraio 2024 sulla “Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa” – Strategic Technologies for Europe Platform – STEP);
• interventi del pacchetto di proposte intese a rafforzare difesa militare e, più in generale, “autonomia strategica” dell’UE (si vedano il Libro Bianco congiunto di Commissione Europea e Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune su Defence Europe Readiness 2030 ex RearmEU, rilasciato lo scorso 19 marzo, e la nuova Iniziativa European Preparedness Union Strategy, presentata dalla Commissione il 26 marzo scorso).
3. Come si evince dalla figura che segue, la Comunicazione-quadro concentra le proposte/richieste di riprogrammazione di FESR e Fondo di Coesione (che non interessa l’Italia) su due gruppi di ambiti di policy (policy field):
• ambiti di policy prioritari (5);
• ambiti di policy complementari (2).

Fig. 1 – I policy field di riferimento della proposta di “modernizzazione”
della politica di coesione del Commissario Fitto

4. Fra i policy field prioritari spiccano Innovazione, competitività e decarbonizzazione che, di fatto, riprende i primi due pilastri (core areas) dell’Iniziativa Competitiveness Compass, ampiamente illustrata nei post di febbraio e marzo (nella Comunicazione, in inglese si indica questo policy field come segue: “Closing the innovation gap, competitiveness and decarbonisation”) e Difesa e sicurezza (focalizzata su capacità di difesa militare e competitività dell’industria della difesa). [2]
5. Le Iniziative avviate dalla Commissione su difesa e sicurezza nel mese di marzo e la proposta di modernizzazione della politica di coesione attestano chiaramente come il confronto su nuove modifiche ai Programmi FESR 21-27 si muoverà lungo direttrici di politica economica ampiamente mutate rispetto a quelle che hanno informato la formulazione iniziale di questi Programmi.
Come ho già rimarcato nel post del 20 febbraio scorso, alle conseguenze economiche e sociali della pandemia, l’UE aveva reagito con coraggio, varando un’Iniziativa articolata e innovativa, in termini di scelte istituzionali e di policy, battezzata Next Generation EU. Tale Iniziativa, fondata su tre pilastri (transizione verde, transizione digitale e inclusione e resilienza sociale), aveva ampiamente condizionato l’elaborazione del disegno strategico dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali (si veda la figura che segue).

Fig. 2 – I Pilastri di Next Generation EU e la struttura dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali

Successivamente, vari fattori geopolitici ed economici hanno imposto all’UE di riservare crescente rilevanza alla c.d. “autonomia strategica”, che fino all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa (24 febbraio 2022) era intesa come “autonomia economica”, ossia come capacità di approvvigionamento di materie prime e input produttivi strategici (è emblematico, in questa luce, il lancio dell’Iniziativa “Chips Act”, datato 8 febbraio 2022, Iniziativa intesa a rafforzare la capacità di approvvigionamento da Paesi Terzi e di produzione interna di semiconduttori).
Alla dimensione “economica” della c.d. “autonomia strategica”, subito dopo l’invasione dell’Ucraina, si sono aggiunte la dimensione “energetica” (presentazione a marzo 2022 dell’Iniziativa REPowerEU) e quella “militare” (si ricordano il Vertice straordinario dei Capi di stato e di governo dell’UE il 10 e 11 marzo 2022 a Versailles e relativa “dichiarazione” finale, che ha ampiamente informato dibattito e Iniziative successive per rafforzare la capacità di difesa militare e, non meno importante, il Consiglio del 21 marzo 2022 che approvò il c.d. Strategic Compass). [3]
6. Si è andato delineando, di riflesso, un quadro di direttrici strategiche delle politiche pubbliche dell’UE alquanto articolato che viene illustrato in termini sintetici nella figura 3.
Se inizialmente i Programmi FESR sono stati elaborati sulla base soprattutto delle c.d. “transizioni gemelle” (quella verde, ampiamente informata al Green Deal europeo e al relativo pacchetto legislativo “Fitx55”, e quella digitale), le modifiche dei Programmi nello scorcio finale del corrente periodo di programmazione, implementate sull’abbrivo della Comunicazione COM(2025) 163 “A modernised Cohesion Policy: the Mid Term Review”, dovranno tenere conto di molteplici “transizioni”.
Fra queste, nonostante la forte (e preoccupante) passione della presidente della Commissione von der Leyen per la sicurezza militare (per il riarmo), a mio modesto avviso spicca la “nuova transizione industriale”, mossa, in questi anni, soprattutto da Internet of Things, robotica avanzata e sistemi di guida autonomi (di automobili e anche altri veicoli), Intelligenza Artificiale generativa e tecnologie quantistiche.
Queste “transizioni”, ovviamente, informeranno anche le proposte ufficiali della Commissione per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale post 2027, attese per il III trimestre dell’anno. [4]

Fig. 3 – Le direttrici strategiche delle politiche pubbliche dell’UE nel periodo 2024-2029

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[1] Lunedì 14 aprile, su SKY Atlantic, inizia la II stagione della serie televisiva HBO “The Last of Us” (da brividi, in tutti i sensi), con protagonisti – fenomenali – Bella Ramsey (Ellie) e Pedro Pascal.
[2] L’Iniziativa Competitiveness Compass (bussola per la competitività), come evidenziato negli ultimi post di febbraio e marzo, è imperniata su tre pilastri verticali (core areas) e relative Iniziative faro (la figura che segue illustra gli obiettivi delle core areas) e su cinque attivatori orizzontali.

Fig. 4 – Obiettivi delle Core areas della bussola per la competitività

[3] Si veda il documento strategico dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune “A Strategic Compass for Security and Defence”.
[4] Ieri – 9 aprile – la Commissione ha lanciato l’Iniziativa Artificial Intelligence Continent (si veda la Comunicazione COM(2025) 165 Artificial Intelligence Continent Action plan).