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Si fa presto a dire sviluppo locale: alcuni utili seminari presso il living lab GRID di Frosinone

Gli esperti della Cooperativa di servizi ELP si sono fatti promotori di una importante serie di eventi culturali – “Gradazioni Letterarie” – che si tengono in questi giorni a Frosinone, presso il living labGRID” (“Gradazioni Letterarie” è iniziato il 14 dicembre e proseguirà fino al 22).

Nella locandina riportata in fondo sono brevemente elencati i principali eventi culturali. Fra questi ce ne sono tre che, più o meno direttamente, affronteranno il tema dello sviluppo locale:
relazioni, economia, governance per rileggere il territorio (venerdì 15 dicembre, ore 10.30);
lo sviluppo locale come leva indispensabile per i territori (martedì 19 ore 10.30);
il sapere come risorsa per il territorio (mercoledì 20 ore 16.30). [1]

In relazione a questi tre seminari e all’intera discussione sul tema “sviluppo locale” nei prossimi mesi, ci sono tre aspetti che vorrei portare all’attenzione degli esperti della Cooperativa ELP:
1. cosa si intende per “territorio” e per “sviluppo locale” nella recente “legge sui piccoli comuni”? Non conosco la legge in questione se non per sommi capi, ma quello che intendo dire è che questa nuova legge non dovrà essere usata solo per distribuire “a pioggia” dei finanziamenti ai piccoli comuni, ma andrà usata come leva per spingere i piccoli comuni in primo luogo a cooperare maggiormente;
2. cosa intende fare davvero la Presidenza/Giunta Regionale in carica (ancora per pochi mesi) quando lancia l’idea di un assessorato “per i piccoli comuni e per le aree interne”? Anche qui, mutatis mutandis, si tratterà di capire meglio come in questa proposta vengono visti i piccoli comuni e come vengono viste le “aree interne”. Se mi si perdona una considerazione banale, non tutti i piccoli comuni sono uguali. Le possibilità di sviluppo dei piccoli comuni non dipendono solo dalla disponibilità di finanziamenti (come, purtroppo, sovente sono inclini a pensare un po’ tutti gli amministratori pubblici), ma anche e soprattutto dal grado di “omogeneità territoriale” delle aree in cui si collocano e dalla propensione degli amministratori locali a cooperare e a sostenere lo sviluppo di queste aree con azioni di sistema che vanno oltre il perimetro amministrativo dei comuni. In altri termini, il nuovo assessorato dovrebbe lavorare molto di più su sistemi di incentivazione della cooperazione e su azioni di “capacity building” per gli Enti Locali di quanto fatto nel passato. A mio modesto avviso, in merito a tali criticità può costituire una buona pratica da studiare e cercare di replicare nel Lazio la L.R. 18/2012 della Regione Veneto; [2]
3. in sede di attuazione dei Piani di Sviluppo Locale dei Gruppi di Azione Locale (GAL) finanziati dalla Misura 19 del PSR Lazio (approccio LEADER), quanto sarà importante che anche i GAL imparino a cooperare maggiormente? A tale riguardo, i GAL e la stessa Amministrazione Regionale possono trarre delle utili indicazioni molto pragmatiche dalla vicina Umbria, dove i 5 GAL selezionati a valere della Misura 19 del PSR Umbria, appena emanata la Determina di approvazione della loro ammissione a beneficio si sono consorziati in AssoGAL, una specie di “rete” dei GAL che consente loro di partecipare con un ruolo di rilievo ai vari tavoli di concertazione inerenti le politiche strutturali di sviluppo della Regione Umbria. [3]

 

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[1] Negli ultimi due anni ho collaborato con la Cooperativa ELP di Frosinone per:
• la formulazione dei Piani di Sviluppo Locale dei GAL in risposta al bando attuativo della Misura 19 del PSR Lazio 2014-2020 (approccio LEADER);
• la formulazione dei Piani di Sviluppo dei Comuni in risposta al bando attuativo della SottoMisura 7.1 del PSR Lazio 2014-2020.
Mi pare opportuno, anche per questo motivo, segnalare anche il seminario, che si terrà nel pomeriggio di lunedì 18, in cui si dibatterà di sviluppo rurale e vi sarà modo, credo, di discutere anche di: (i) stato di attuazione del PSR Lazio; (ii) il primo documento ufficiale della Commissione in cui si dibatte della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) nel periodo di programmazione post 2020, ossia la Comunicazione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” , COM (2017) 713 del 29.11.2017.
[2] Su tali aspetti, proverò a proporre dei nuovi post nel 2018. Per ora, per un inquadramento teorico di tali questioni, consiglio la lettura almeno del capitolo introduttivo del seguente pregevole Manuale: Capello R. (2015), Economia regionale. Seconda edizione, Il Mulino, Bologna
[3] Lo stesso bando di selezione dei GAL della Regione Umbria (v. art. 16) richiedeva ai nuovi GAL 2014-2020 di costituire una rete formale fra di loro entro 120 giorni dalla Determina di approvazione della loro ammissione a beneficio.

 

 

 

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