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I principali fondi europei “contro la povertà e l’esclusione sociale”. Riflessioni a margine di un seminario dello SPI CGIL di Roma e del Lazio

Il post, muovendo dalla presentazione dell’interessante seminario dello SPI CGIL di Roma e del Lazio “Nessuno escluso. Contro la povertà e l’esclusione sociale”, che si terrà a Roma, Via Buonarroti 12, il prossimo 12 febbraio, propone una sintetica mappatura dei fondi dell’UE per contrastare povertà ed esclusione sociale.

Alcune note sui problemi di accesso ai fondi europei dei Comuni del Lazio (e non solo)

Il post evidenzia una serie di problemi di accesso ai fondi UE da parte dei Comuni, specialmente di quelli più piccoli. Nella mia attività professionale, riscontro che, in Italia, Enti Locali (e anche operatori privati) faticano ad indirizzare le proposte progettuali sui canali di finanziamento più pertinenti. In particolare, si continua a sottostimare l’importanza del mainstreaming dei progetti.

Federalismo fiscale, Multi Level Governance dell’UE e fondi strutturali

Il post sottolinea l’importanza di tenere il dibattito sul federalismo legato a quello sulla Multi Level Governance (MLG) delle politiche strutturali dell’UE. Il ritardo nella spesa e la variabilità di capacità di impegno e di capacità di spesa dei programmi 2014-2020 fra le varie regioni dimostra, infatti, che ancora oggi non si sono realizzate due pre-condizioni fondamentali affinchè il sistema di MLG si rilevi efficace ed efficiente: (i) capacità di gestire le fasi di coordinamento e attuazione delle scelte programmatiche fatte da ogni livello; (ii) capacità di attuare quanto previsto secondo i tempi e le modalità condivise con gli altri attori istituzionali.

Le difficoltà di accesso ai fondi europei dei Comuni del Lazio. Iniziamo dai problemi dei piccoli Comuni

Il post è un invito alla riflessione su come un serio ragionamento sulle criticità di accesso ai fondi UE dei Comuni deve muovere dai problemi di quelli più piccoli (in particolare quelli che ricadono nelle Aree C e D stabilite da Accordo di Partenariato e PSR regionali) e da considerazioni e proposte di soluzione indicate dagli stessi amministratori locali. Le soluzioni a certi problemi, infatti, vanno ricercate insieme agli amministratori locali, partendo in primo luogo dalle criticità registrate dai Comuni più piccoli e non sulla base di presunte “buone pratiche” che gli amministratori locali si vedono calate dall’alto.

Fondi europei, Comuni e strategie di sviluppo locale integrate nel Lazio

Il post è un invito alla riflessione su come il rapporto fra fondi europei e Comuni vada interpretato anche alla luce del sistema di Multi-Level Governance che si è dato il nostro Paese negli ultimi anni con la L. 56/2014 (“riforma Delrio” dell’ordinamento istituzionale a Costituzione invariata). Anche le attività di supporto ai Comuni per facilitare l’accesso ai fondi europei, infatti, dovrebbero essere ripensate sulla base di caratteristiche ed esigenze di cluster di Comuni, accomunati in primo luogo dall’appartenenza ad “aree vaste omogenee”.

Il FEIS e altre piattaforme di investimento miste per l’attuazione dell’agenda digitale

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Il post evidenzia l’importanza del FEIS del “piano Juncker” e di altre piattaforme di investimento pubblico-private per implementare l’agenda digitale. A fronte dei vincoli di bilancio imposti dal “fiscal compact”, gli ingenti investimenti necessari per completare il mercato unico digitale, pragmaticamente, devono essere finanziati con strumenti di finanziamento la cui logica finanziaria è informata alle caratteristiche peculiari della “finanza di progetto”.

Il programma di lavoro 2018-2020 della Sfida Sociale 6 di Horizon 2020: la sezione “Trasformazioni socio-economiche e culturali”

Il post segnala dei topics del programma di lavoro 2018-2020 di Horizon 2020 Sfida sociale 6 inerenti le trasformazioni socio-economiche e culturali di ordine epocale che l’Europa sta vivendo a causa della quarta rivoluzione industriale, delle dinamiche attuali della globalizzazione e della digitalizzazione della vita economica e sociale.

La PAC post 2020. Una PAC dei territori?

Il post muove dal “Documento di discussione sulla PAC dopo il 2020” dell’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata presentato il 6 ottobre a Roma. Tale Documento, a mio parere opportunamente, richiede per la PAC post 2020 più attenzione ai territori e allo sviluppo locale. Una futura “PAC dei territori” è certamente condivisibile, ma va ripensato il come attuarla, in quanto diversi strumenti del II Pilastro della PAC che sostengono lo sviluppo locale restano inattuati. Ed anche per lo strumento più noto – il LEADER – i risultati continuano ad essere al di sotto delle aspettative.

PSR Lazio 2014-2020, innovazione sociale e servizi di base per gli anziani

Il post evidenzia la necessità di indirizzare più puntualmente, in sede di emanazione dei bandi, alcuni interventi del PSR Lazio verso le esigenze degli anziani che vivono nelle zone rurali. Questo vale in particolare per la SottoMisura 16.9, specialmente qualora la sua attuazione fosse programmata in sinergia con le SottoMisure 6.2 e 6.4. La serie storica di alcuni Indicatori inerenti le condizioni sociali evidenziano, infatti, un peggioramento di queste nel Lazio. Fra i gruppi sociali che maggiormente avvertono questo trend di peggioramento vi sono certamente le persone anziane.