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Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell’UE dopo le proposte di revisione del 27 maggio 2020

Il post sollecita una maggiore attenzione di media ed osservatori qualificati sull’importanza di un attento esame della struttura del bilancio pluriennale dell’UE (Quadro Finanziario Pluriennale) per il periodo 2021-2027. In una fase in cui si parla tanto di strategia di rilancio del paese, il piano strategico Next Generation EU e le nuove proposte sul Quadro Finanziario Pluriennale post 2020, che la Commissione ha avanzato il 27.05.2020, forniscono già un framework strategico su cui modellare, se si vuole, anche in modo un po’ opportunistico, la strategia di rilancio del paese. Una siffatta scelta faciliterebbe i negoziati anche su altri dossier con l’UE e, indirettamente, indurrebbe anche i potenziali beneficiari del nostro paese ad indirizzare scelte strategiche e capacità progettuali verso aree tematiche e settori di intervento su cui saranno allocate le quote più consistenti dei fondi europei post 2020.

Il negoziato sui fondi europei 2021-2027. Una breve presentazione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE

Il post sollecita una maggiore attenzione di media ed osservatori qualificati sull’importanza del negoziato sul bilancio pluriennale dell’UE (Quadro Finanziario Pluriennale) per il periodo 2021-2027 (ossia il negoziato sui fondi europei post 2020). Dopo il serrato dibattito sui contenuti della Legge di stabilità 2019, sarebbe desiderabile la stessa attenzione per il negoziato su dimensione finanziaria e struttura del prossimo bilancio pluriennale dell’UE.
Anche il negoziato sui fondi europei post 2020, infatti, implica risvolti rilevanti, anche se in modo indiretto, sia per la sostenibilità dei conti pubblici (in particolare, ha risvolti importanti anche sul dibattito sui processi di sorveglianza multilaterale della sostenibilità dei conti pubblici dei vari Stati Membri), sia per la credibilità internazionale dell’Italia.

La strategia europea in materia di digital skills e il bando “Cittadinanza e creatività digitale” del PON Scuola

La strategia europea per equipaggiare i giovani con adeguati digital skills negli anni a venire costituirà un benchmark di interventi e finanziamenti per le scuole. Il post rimarca l’importanza della Comunicazione della Commissione “A new skills agenda for Europe” e del suo invito agli Stati Membri ad elaborare entro la metà del 2017 delle strategie nazionali per gli skills digitali. Una buona base di partenza per formulare la strategia italiana è certamente costituita dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale e dell’avviso “Cittadinanza e creatività digitale” del PON Scuola la cui pubblicazione è fissata per il 3 marzo 2017.

La “buona scuola” e la “buona programmazione”: l’avviso-quadro 950/2017 del PON Scuola

Scuola Immagine ex Pixabay

Il post presenta l’avviso-quadro 950/2017 a valere del PON Scuola, un esempio di “buona programmazione” per tutta la PA. Appare particolarmente interessante il fatto che l’avviso faccia esplicitamente riferimento all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e ai nuovi “obiettivi del millennio”, che adesso sono vincolanti sia per i Paesi beneficiari di “aiuti allo sviluppo” sia per quelli donatori.