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Valorizzazione del patrimonio culturale: alcune note sul bando “attrattività dei borghi” del PNRR

«If you play the sinner
I’ll play the stain
If you play the winner
I’ll be your permanent pain»
Depeche Mode – Don’t say you love me
(Memento Mori, 2023 – Track # 4) [1]

Nel precedenti post del 20 Marzo ho posto in luce che nel PR FESR Lazio 2021-2027, di fatto, l’unico Obiettivo Specifico (OS) che potrebbe consentire agli Enti Locali di potenziare le vocazioni turistiche dei luoghi anche nelle aree interne del Lazio è l’OS 4.6 “cultura e turismo sostenibile”. L’OS 4.6, infatti, “intende favorire lo sviluppo di progetti finalizzati alla valorizzazione di siti culturali e turistici di proprietà pubblica e progetti per la creazione di spazi e luoghi condivisi da destinare a uso collettivo e a fini socioculturali. […] Oltre al recupero di siti culturali e turistici e all’incremento della partecipazione culturale dei cittadini, l’azione intende sollecitare l’avvio di pratiche di cittadinanza attiva che vedranno come protagonisti i soggetti del terzo settore, le associazioni del territorio, il tessuto economico locale e i residenti”.
La logica di intervento dell’OS 4.6. poggia sull’idea di riqualificare luoghi storico-culturali e di elevato pregio architettonico per farli diventare spazi di fruizione artistica e culturale, ma anche spazi per l’erogazione di servizi tradizionali e innovativi di cura alla persona e alla comunità. A tal fine vengono anche previste azioni di sostegno per promuovere pratiche di cittadinanza attiva e la presa in carico di tali servizi da parte di “imprese sociali” e associazioni.
Questa è anche la logica insita nel bando “Attrattività dei borghi (storici)” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, si spera, diventi un autentico termine di riferimento delle strategie di valorizzazione di beni e siti culturali. [2]
Il bando in parola concerne l’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi della Sub-componente M1C3.2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali” del PNRR, Investimento di cui è titolare il Ministero della Cultura (MiC). Tale Investimento è stato attuato tramite due Linee di Azione (si veda la Figura che segue).
La Linea B a sua volta si articola in due interventi:
• selezione da parte del MiC di progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici;
• erogazione (sempre gestita dal MiC) di aiuti a favore di Micro, Piccole e Medie imprese localizzate o che intendono localizzarsi nei “borghi” riqualificati.

Figura 1 – L’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi del PNRR

Il prospetto riportato nella figura che segue sintetizza gli elementi principali dell’avviso di selezione dei progetti di rigenerazione culturale e sociale.

Figura 2 – Elementi salienti dell’Avviso di selezione dei progetti di rigenerazione culturale e sociale a valere della Linea B dell’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi storici

Vi sono tre aspetti di cui, a mio parere, dovrebbero tenere conto dirigenti e funzionari della Regione Lazio in sede di attuazione dell’OS 4.6 del FESR:
• stante il fatto che l’avviso “attrattività dei borghi storici” – Linea B muove da una definizione ben precisa di borgo storico, un siffatto intervento andrebbe applicato a molteplici piccoli centri del territorio laziale, centri che hanno tutti, in genere, dei beni storico-architettonici da riqualificare e valorizzare (questo anche considerando le opportunità di rilancio turistico straordinarie potenzialmente rese disponibili dal Giubileo del 2025);
• l’avviso, come già rimarcato, muove dall’assunto che non è sufficiente riqualificare degli edifici di particolare pregio artistico-culturale, bensì bisogna parimenti fare in modo che diventino incubatori di nuove attività artigiane e/o volte a rafforzare l’offerta di servizi di cura alla persona e alla comunità. Tuttavia, anche questo potrebbe non essere sufficiente. Vanno assolutamente migliorate anche le condizioni di accessibilità fisica di luoghi di particolare valenza storico-culturale;
• nel momento in cu si considerano le opportunità di finanziamento per i Comuni – specialmente quelli di dimensioni demografiche più limitate – vanno sempre considerate le condizioni di accesso in forma singola o in forma aggregata degli avvisi. Sempre di più, infatti, si va nella direzione di finanziare singoli progetti o strategie di sviluppo integrate definite e poi realizzate da Comuni – e anche operatori privati – in forma aggregata.
Peraltro, anche laddove si preveda l’accesso in forma aggregata, possono essere richieste forme diverse di aggregazione a seconda delle linee di intervento e/o anche dei singoli avvisi di finanziamento.
Come si evince dal prospetto riepilogativo che segue, nel PNRR vi è stato il bando “attrattività borghi storici” – Linea B che ha richiesto un certo tipo di possibile forma aggregata dei Comuni partecipanti, senza il vincolo stringente della contiguità territoriale. Sempre nel PNRR vi è stato il bando sulle Green Communities che, invece, ha richiesto che la candidatura venisse avanzata da forme più tradizionali di aggregazioni di Comuni, caratterizzate dalla contiguità territoriale (si veda art. 4 comma 1 del Decreto – Avviso del 30 Giugno 2022):
• Unioni di Comuni ex art. 32 d.lgs. 267/2000;
• Comunità Montane ex art. 27 d.lgs 267/2000;
• Consorzi ex art. 31 d.lgs. 267/2000;
• Convenzioni ex art. 30 d.lgs. 267/2000.

Figura 3 – Forme di partecipazione dei Comuni agli avvisi dell’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi storici (Linea B) e dell’Investimento 3.2 Green Communities

Questi due avvisi di finanziamento del PNRR – quello sull’attrattività dei borghi storici e quello sulle Green Communities – hanno rappresentato due autentici laboratori sperimentali, da cui trarre delle “lezioni dell’esperienza” sulla cui base migliorare l’attuazione degli interventi del PR FESR Lazio potenzialmente più utili per i Comuni. [3]
Come cercherò di spiegare meglio in dei post successivi, i Comuni per migliorare le possibilità di accedere ai limitati fondi pubblici disponibili dovrebbero:
• definire un autentico approccio strategico;
• orientare sempre di più questo approccio strategico alla ricerca di fondi pubblici nella direzione di definire delle partnership con altri Comuni (e anche, sempre di più, con operatori privati), dal momento che, anche laddove non si tratti di definire delle strategie territoriali integrate, gran parte degli avvisi richiede ormai sistematicamente la partecipazione di più Comuni (o altri Enti con finalità pubbliche) in forma aggregata. Si potrebbe dire che ormai “nessun Comune si salva da solo”.

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Roma - Vista sul Tevere (immagine ex Pixabay)

Roma – Vista sul Tevere (immagine ex Pixabay)

 

[1] Ieri – 24 Marzo 2023 – è stato pubblicato il nuovo CD/album di inediti dei Depeche ModeMemento Mori”. Il nuovo album è sui livelli qualitativi dei migliori dei Depeche Mode, pubblicati fra metà anni Ottanta e metà anni Novanta. La traccia 4 “Don’t say you love me” è assolutamente un capolavoro.
[2] Si ricorda che la Missione 1 del PNRR è articolata in tre Componenti, fra cui la Componente M1C3 Turismo e cultura.
Tale Componente, a sua volta, è articolata in tre Sub-componenti.
Nell’ambito della Sub-componente M1C3.2 Rigenerazione di piccoli siti culturali sono previsti quattro Investimenti:
2.1 Attrattività dei borghi storici.
2.2 Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale.
2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi.
2.4 Sicurezza sismica nei luoghi di culto.
[3] L’Investimento 3.2 Green Communities del PNRR è inserito nella Componente M2C1 Economia circolare e agricoltura sostenibile.
Esso è inteso a “favorire lo sviluppo di comunità locali, tra loro coordinate e/o associate, che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono (in primo luogo acqua, boschi e paesaggio), nonché aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane e che saranno supportate nell’elaborazione, nel finanziamento e nella realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale”.
Si ricordi che le Green Communities sono state istituite dall’art. 72 della L. 221/2015 (Legge di Bilancio 2016).
Dal Decreto di approvazione della graduatoria dei soggetti richiedenti ammessi a beneficio datato 28 Settembre 2022 si evince che sono state finanziate 35 Green Communities.
Nel Lazio sono state finanziati i soggetti richiedenti:
• Comunità Montana dei Monti Lepini e Ausoni (2 Mln di Euro);
• Comune di Ripi (3.349.654,2 Euro).
La Figura che segue fa un quadro di sintesi sul numero di Comuni del Lazio ammessi a beneficio di questi due avvisi così importanti del PNRR sui borghi storici e sulle Green Communites.

Figura 4 – Gli esiti nel Lazio dei bandi sui progetti di rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici e
sui piani integrati delle Green Communities

[4] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca del Centro Studi Funds for Reforms Lab “Strategie e progetti innovativi per tutelare e valorizzare beni e siti culturali e il patrimonio ambientale nelle Aree Interne”.

Castello di Trevinano - Borgo del Comune di Acquapendente finanziato dalla Linea A del bando "Attrattività Borghi" del PNRR (immagine ripresa dal portale https://www.acquapendente.online/castello-borgo-trevinano/)

Castello di Trevinano – Borgo del Comune di Acquapendente finanziato dalla Linea A del bando “Attrattività Borghi” del PNRR (immagine ripresa dal portale https://www.acquapendente.online/castello-borgo-trevinano/)

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