Month: February 2023

Strategie di Sviluppo Locale ex approccio LEADER orientate all’innovazione sociale e alla tutela dei “beni comuni”

Come ho anticipato nei precedenti post, le Istituzioni europee hanno indirizzato il dibattito sull’attuazione dell’approccio LEADER nel periodo 2023-2027 in modo che esso sia caratterizzato da: (i) una maggiore concentrazione tematica, per cui le Strategie di Sviluppo Locale (SSL) dovranno essere incardinate su un numero più ristretto di ambiti di policy e di tipologie di intervento; (ii) un maggiore orientamento all’innovazione, segnatamente all’innovazione sociale.
Il post propone dei suggerimenti operativi per delineare delle Strategie di Sviluppo Locale ex LEADER realmente orientate all’innovazione sociale e che siano, da un lato promosse da forme di auto-organizzazione sociale che si generano e si consolidano con la missione di tutelare dei “beni comuni” locali (comunità verdi, comunità energetiche, comunità solidali e comunità culturali) e, dall’altra, agiscano per l’ulteriore empowerment di queste comunità e il consolidamento di esperienze di Public Private People Partnership in cui le persone comuni e i corpi sociali intermedi abbiano più rilevanza che non nel passato rispetto agli amministratori locali.

I possibili indirizzi strategici delle Strategie di Sviluppo Locale che verranno finanziate a valere dell’approccio LEADER nel Lazio

Il post rimarca quanto sia importante che sia il Piano Strategico nazionale per la PAC 2023-2027, sia il Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) della Regione Lazio con riferimento all’attuazione dell’approccio LEADER prevedano degli stringenti vincoli di concentrazione tematica che indirizzano la formulazione delle Strategie di Sviluppo Locale (queste, infatti, dovranno essere incardinate su due soli ambiti tematici fra i sei indicati dal PSP nazionale e dal CSR Lazio). Tali vincoli, infatti, costringeranno i proponenti delle nuove Strategie a formularle in modo che esse prevedano delle azioni specifiche (e non si limitino a replicare gli interventi ordinari di competenza dell’Autorità di Gestione regionale) e siano realmente innovative. Inoltre, le principali caratteristiche specifiche dell’approccio LEADER (segnatamente l’approccio bottom-up; la particolare forma di gestione partecipata delle SSL e anche il networking); alcuni indirizzi strategici delineati a livello nazionali tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) aprono lo spazio per una riflessione su come valorizzare le SSL per cercare di consolidare nel tempo delle tendenze in atto nelle aree rurali e anche nelle aree interne (del Lazio e non solo) per cui vi è un crescente propensione delle comunità locali ad auto-organizzarsi su base volontaria per tutelare e valorizzare i “beni comuni” del territorio (da quelli ambientali a quelli di tradizioni civiche e culturali in cui si riconoscono le comunità) e per valorizzare meglio alcuni asset idiosincratici.

Il Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Lazio e l’approccio LEADER

Il post, dopo aver ricordato che lo scorso 12 Gennaio è stato approvato il Complemento per lo Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo 2023-2027 (CSR Lazio), illustra brevemente i due interventi che sosterranno l’approccio LEADER (quello sul sostegno preparatorio per la formulazione delle Strategie di Sviluppo Locale e quello per l’attuazione delle stesse).
Infine, rimarca come sia importante che vi siano degli stringenti vincoli di concentrazione tematica che indirizzano la formulazione delle Strategie di Sviluppo Locale (queste, infatti, dovranno essere incardinate su due soli ambiti tematici fra i sei indicati dal CSR Lazio). Tali vincoli, infatti, costringeranno i proponenti delle nuove Strategie a formularle in modo che esse prevedano delle azioni specifiche (e non si limitino a replicare gli interventi ordinari di competenza dell’Autorità di Gestione regionale) e siano realmente innovative.