«Meglio non andare in chiesa e vivere come atei,
se poi si odiano gli altri e si parla male di loro»
Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio; 1936 – 2025)
1. La Comunicazione COM(2025) 163 “A modernised Cohesion Policy: the Mid Term Review”, che reca una significativa proposta di “modernizzazione” della politica di coesione nell’ambito del “riesame intermedio” dei Programmi 2021-2027, come illustrato nei due precedenti post di questo mese, indirizza le richieste di riprogrammazione di FESR e Fondo di Coesione (che non interessa l’Italia) su due gruppi di ambiti di policy (policy field):
• ambiti di policy prioritari (5);
• ambiti di policy complementari (2).
2. La proposta di “modernizzazione” enfatizza molto la necessità di ripensare integralmente la politica di coesione, prendendo come termini di riferimento gli ambiti di policy indicati nella proposta (ampiamente discussi negli ultimi post), ma per l’avvio di un articolato dibattito su un eventuale ripensamento integrale della politica di coesione si dovranno attendere le proposte ufficiali della Commissione sul Quadro Finanziario Pluriennale e sulle politiche dell’UE nel periodo di programmazione post 2027, attese per il III trimestre dell’anno.
In termini molto concreti, infatti, la Comunicazione COM(2025) 163 e la collegata Comunicazione che reca la proposta di emendamenti a FESR, Fondo di Coesione e Just Transition Fund sono intese, di fatto, a rivedere ulteriormente disposizioni e tempistica del processo di “riesame intermedio” dei Programmi dell’art. 18 del Reg. (UE) 2021/1060 (Regolamento sulle Disposizioni Comuni – RDC). [1]
A tale fine le due Comunicazioni prevedono:
• la possibilità di protrarre il processo di “riesame intermedio” ex art. 18 del RDC al fine di allineare gli obiettivi di politica economica dei Programmi a quelli generali dell’UE nella fase corrente, tramite l’introduzione di nuovi Obiettivi Specifici (nell’ambito di Priorità dedicate) direttamente funzionali soprattutto allo sviluppo della produzione di tecnologie strategiche critiche della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP) ex Reg. (UE) 2024/795, di tecnologie dual use che possano rafforzare la capacità di difesa dell’UE e al perseguimento degli obiettivi dei tre pilastri dell’Iniziativa Competitiveness Compass (bussola per la competitività) presentata il 29 gennaio scorso;
• la possibilità di accedere a delle agevolazioni condizionate e di fruire di semplificazioni per quanto concerne il rispetto dei vincoli di concentrazione tematica. Le agevolazioni condizionate vengono introdotte per rendere conveniente la riallocazione delle risorse dei Programmi ancora non utilizzate sui nuovi Obiettivi Specifici (OS) relativi agli ambiti di policy della proposta di “modernizzazione” (si veda la figura che segue). [2]
In questa luce, le due Comunicazioni di cui sopra si pongono assolutamente in continuità con il Regolamento STEP, dato che anche quel Regolamento prevedeva un’ampia sezione recante proposte di modifica delle disposizioni regolamentari sulla politica di coesione (artt. 10 – 13). [3]
Fig. 1 – La proposta di “modernizzazione” della politica di coesione: finalità e mezzi
3. Le agevolazioni condizionate sono previste:
• a livello di nuovi Obiettivi Specifici che verranno introdotti nei Programmi (inclusi quelli già previsti dal Regolamento sulla STEP);
• a livello di intero Programma (si veda la figura che segue).
Fig. 2 – I due blocchi di incentivi alla revisione dei Programmi FESR
Se si confrontano le indicazioni sulle modifiche alle disposizioni regolamentari sul FESR del Regolamento STEP del 29 febbraio 2024 e della proposta di “modernizzazione” della politica di coesione del 1° aprile scorso, vi sono tre differenze rilevanti che spiccano:
• il Regolamento STEP prevede sia l’inserimento di nuovi Obiettivi Specifici (nell’ambito di Priorità dedicate) che di nuovi Campi di intervento; nella proposta di “modernizzazione” della politica di coesione non si fa alcun cenno ad eventuali nuovi Campi di intervento;
• il Regolamento STEP prevedeva incentivi a livello di nuovi Obiettivi Specifici (inseriti in Priorità dedicate), ma non a livello di Programma. Questo significa che la proposta di “modernizzazione” estende gli incentivi a livello di Programma anche alle modifiche ex Regolamento STEP;
• il Regolamento STEP dispone che il FESR possa finanziare anche attività di formazione, apprendimento permanente, riqualificazione e istruzione.
4. La figura che segue illustra le agevolazioni previste per l’introduzione delle Priorità dedicate ai nuovi Obiettivi Specifici.
Fig. 3 – Gli incentivi alla revisione dei Programmi FESR legati all’introduzione di nuovi Obiettivi Specifici
5. La figura che segue illustra gli incentivi previsti a livello di intero Programma.
Come si può osservare, essi sono condizionati a vincoli alquanto stringenti. Peraltro, il rispetto della deadline per la richiesta ufficiale di revisione dei Programmi è, a sua volta, condizionata a una celere conclusione dell’iter legislativo della proposta di “modernizzazione” della politica di coesione. A tale riguardo è utile ricordare che la Comunicazione con la proposta di Regolamento STEP fu pubblicata a giugno 2023 e l’iter di approvazione si è concluso a febbraio 2024.
Fig. 4 – Gli incentivi alla revisione dei Programmi FESR che interessano l’intero Programma
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[1] Il pacchetto legislativo della proposta di “modernizzazione” della politica di coesione che guiderà il “riesame dei Programmi FESR”, come spiegato meglio nel precedente post, è articolato come segue:
• Comunicazione-quadro che illustra obiettivi e tratti distintivi della proposta di “modernizzazione” (COM(2025) 163 “A modernised Cohesion Policy: the Mid Term Review”);
• Comunicazione che reca proposte di modifica al Reg. (UE) 2021/1056 sul Just Transition Fund e al Reg. (UE) 2021/1058 su FESR e Fondo di Coesione;
• Staff Working Document (SWD) della Commissione che reca il modello di un nuovo strumento finanziario, alla cui attuazione concorrerà anche il Gruppo BEI, per l’implementazione di interventi per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, incluso il social housing (SWD(2025) 78).
[2] L’introduzione dei nuovi OS nei Programmi è dovuta al fatto che, in sostanza, la proposta di “modernizzazione” della politica di coesione (“proposta Fitto”, dal nome del Commissario europeo che aveva già illustrato i contenuti in vari incontri pubblici) è volta a rimaneggiare il contenuto dell’art. 18 del Reg. (UE) 2021/1060 sul “riesame intermedio” dei Programmi 2021-2027 (tema ampiamente trattato qui nell’ultimo anno) e ad indirizzare la revisione del “quadro logico” dei Programmi ex “riesame intermedio” sui policy field primari e complementari della “proposta Fitto”.
[3] La sezione del Regolamento STEP sulla revisione della base regolamentare della politica di coesione e dei Programmi FESR era intesa a:
• indirizzare il “riesame intermedio” di cui all’art. 18 del RDC verso lo sviluppo e la produzione di tecnologie strategiche critiche della STEP;
• varare delle agevolazioni legate all’introduzione dei nuovi Obiettivi Specifici legati alla STEP (si vedano i vari post di marzo 2024 e dell’estate 2024), condizionate alla presentazione della richiesta di revisione dei Programmi entro il 31 marzo 2025.
Rispetto a quella impostazione del Regolamento STEP, la “proposta Fitto” prevede di:
• confermare la possibilità di operare una revisione “in chiave STEP” dei Programmi FESR (e anche di quelli FSE Plus una volta che verrà completato l’iter legislativo di approvazione della Comunicazione COM(2025) 164 che, appunto, prevede una revisione mirata del Reg. (UE) 2021/1057 su FSE Plus);
• estendere la deadline per avanzare una richiesta di “riesame intermedio” dei Programmi “in chiave STEP” con riconoscimento di incentivi a livello di nuove Priorità oltre il 31 marzo 2025 (come si spiegherà meglio nel prossimo post del 10 maggio 2025);
• introdurre delle agevolazioni condizionate anche a livello di Programma.
A titolo di completezza si ricorda che la “proposta Fitto” richiama anche una modifica del Regolamento STEP intesa a introdurre un quarto cluster di tecnologie strategiche STEP. In effetti, la Comunicazione COM (2025) 188 del 22 aprile sugli investimenti relativi alla difesa (e all’implementazione del Piano ReArm Europe) propone di modificare i Regolamenti di diversi strumenti di finanziamento dell’UE per finanziare questi investimenti, fra cui appunto, quello sulla STEP. Il quarto cluster è battezzato “tecnologie per il settore della difesa” (“defence technologies”).