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La coerenza verticale dell’Obiettivo di Policy 1 (Competitività) dei Programmi FESR 2021-2027 con la cornice di politica economica europea

Il post, in continuità con il precedente del 25 Maggio, conferma la necessità che i Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali siano ampiamente coerenti con il quadro di policy europeo, sempre più incardinato sui tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (“transizione verde”, “transizione digitale” e “resilienza e inclusione sociale”). Sia per i singoli Obiettivi di Policy del periodo 2021-2027, sia per i Programmi nel loro insieme bisogna sempre verificare la pertinenza (coerenza) “verticale” con le politiche pubbliche dell’UE e la pertinenza “orizzontale” con le condizioni abilitanti e con Componenti e Investimenti del PNRR (il post si focalizza sull’Obiettivo di Policy 1 “Un’Europa più competitiva e intelligente”).

Il negoziato sui Programmi della politica di coesione 2021-2027 e il principio di concentrazione tematica dei Fondi Strutturali

Il post presenta i principali vincoli alla formulazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027, ossia: (i) il quadro di policy europeo, sempre più incardinato sui tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (specialmente dopo che i tre pilastri “transizione verde”, “transizione digitale” e “resilienza e inclusione sociale” sono stati rafforzati ulteriormente quali pilastri del “modello di crescita europeo” nella Comunicazione della Commissione COM(2022) 83 del 2 Marzo u.s.); (ii) i vincoli riconducibili al rispetto del principio di “concentrazione tematica” dei Fondi Strutturali (fra cui le “condizionalità macroeconomiche” e le c.d. “condizioni abilitanti”).

La componente EaSI del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027

Il post presenta la struttura della componente a “gestione diretta” e “gestione indiretta” di FSE Plus 2021-2027. Questa componente riprende direttamente il Programma Employment and Social Innovation (EaSI) del periodo 2014-2020, che era già uno “strumento quadro”. La scelta di inserire uno “strumento quadro” all’interno dello “strumento quadro” EaSI è abbastanza discutibile. In particolare si evidenzia che la componente EaSI di FSE Plus è di fatto destrutturata rispetto al periodo 2014-2020. La ben definita architettura strategica di EaSI 2014-2020 delineata nel Reg. (UE) 2013/1296, infatti, si perde completamente e, di fatto, resta solo un elenco di attività ammissibili a beneficio, che “rimescola le carte” rispetto alle attività associate ai tre Assi costitutivi di EaSI 2014-2020.

Le principali innovazioni della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali, con focus su FSE Plus

Il post presenta quelli che si possono considerare i sei principali elementi di novità della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali. Fra questi spicca l’innovazione esogena dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026. Il PNRR, quantunque non sia parte della “politica di coesione”, annovera degli obiettivi di politica economica che si sovrappongono ampiamente a quelli della “politica di coesione”, anche per il semplice fatto che sia il PNRR sia i Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali muovono da un quadro di policy europeo sempre più ancorato ai tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (transizione verde, transizione digitale e inclusione sociale). Il PNRR, inoltre, prevede tre Componenti – incluse nella Missione 5 “Inclusione e coesione” – interamente orientate a rafforzare l’inclusione sociale (in particolare di inoccupati e delle donne) e la coesione in senso lato.

La programmazione degli interventi del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027

Il post presenta la struttura del “nuovo” FSE Plus 2021-2027. Essa si caratterizza per diverse innovazioni che rendono in primo luogo lo strumento dedicato alle politiche strutturali per l’occupazione dell’UE un autentico “strumento quadro”, che ingloba più strumenti/linee di finanziamento della programmazione 2014-2020 (e, quindi, anche più “forme di gestione”). Queste innovazioni e la natura di “strumento quadro” di FSE Plus 2021-2027 hanno rilevanti conseguenze sulla formulazione dei Programmi Regionali – PR – e dei singoli interventi, che è alquanto diversa da quella seguita per i PR FESR.

Il contributo del Ministero dell’Istruzione al dibattito sull’educazione all’imprenditorialità

Questo articolo muove dalla disamina del contributo del Ministero dell’Istruzione al dibattito sulla c.d. “educazione all’imprenditorialità” (come emerge anche dall’esame di alcuni avvisi di finanziamento del PON “Per la scuola”). L’articolo rimarca che questo contributo, quantunque significativo (anche nella prospettiva di avviare anche in Italia una autentica strategia sulla “educazione all’imprenditorialità”), è comunque caratterizzato dalla tendenza – alquanto diffusa in Italia e presso le scuole – a vedere nei progetti di “educazione all’imprenditorialità” dei percorsi formativi per introdurre i discenti ad obiettivi e modalità del “fare impresa”. In vero, i corsi ed altre iniziative inerenti alla “educazione all’imprenditorialità”, sono orientati non tanto a formare dei potenziali “manager” e a sostenere i processi di creazione di impresa, quanto a sviluppare nei beneficiari una mentalità imprenditoriale (utili in qualsiasi fase della vita e quale che sia l’impiego di un individuo).

La natura multidimensionale dei progetti di educazione all’imprenditorialità

Come evidenziato in precedenti post servirebbe una riflessione più approfondita sui progetti di “educazione all’imprenditorialità” e sui processi di creazione di impresa sostenuti dal Fondo Sociale Europeo (FSE). In particolare, bisognerebbe approfondire meglio due aspetti: (i) la natura multidimensionale dell’educazione all’imprenditorialità (tale forma di educazione, infatti, “lavora” più su attitudini e competenze “orizzontali” dei potenziali neo-imprenditori che non sulle competenze manageriali); (ii) proprio per il fatto che le iniziative di educazione all’imprenditorialità “formano” attitudini e competenze trasversali, andrebbero considerate come propedeutiche alle azioni di sostegno ai processi di creazione di impresa finanziati dal FSE e/o altre da risorse pubbliche.

Educazione all’imprenditorialità e processi di creazione di impresa

In vista della formulazione degli interventi finanziati dal “nuovo” Fondo Sociale Europeo Plus (FSE Plus) nel periodo 2021-2027 servirebbe una riflessione più approfondita sui progetti di “educazione all’imprenditorialità” realizzati all’interno di scuole secondarie di primo grado e di scuole secondarie di secondo grado (siano esse licei, istituti professionali o istituti tecnici).
A livello internazionale, infatti, vi è crescente contezza dell’importanza dei progetti di “educazione all’imprenditorialità” anche all’interno del sistema scolastico. In Italia, tuttavia, si deve prestare più attenzione al fatto che tali progetti non sono tanto orientati al “saper fare”, bensì al “saper essere” e allo sviluppo di attitudini (e non tanto di competenze manageriali) che sono proprie degli imprenditori che sanno innovare e creare nuovi mercati. In effetti, la “educazione all’imprenditorialità” rivolta ai giovani è considerata sempre più un potente strumento non necessariamente per motivare i giovani a fare impresa, ma per migliorare la loro capacità di assumersi responsabilità, affrontare decisioni complesse e sviluppare una mentalità pro-attiva ed aperta al rischio.

Il “nuovo” Fondo Sociale Europeo Plus: l’importanza di sperimentare approcci innovativi per sostenere la creazione di impresa

FSE Plus 2021-2027, in continuità con le precedenti programmazioni, continuerà a sostenere la creazione di impresa. Questa scelta del legislatore europeo è condivisibile, ma Amministrazioni centrali e Regioni italiane dovrebbero ridefinire approcci e metodi utilizzati per sostenere la creazione di impresa. I capisaldi di un autentico processo di turnaround degli interventi di mentoring degli aspiranti imprenditori e di sostegno alla creazione di impresa dovrebbero essere l’approccio lean start-up quale approccio generale all’avvio di nuove imprese, la c.d. “educazione all’imprenditorialità” e, non ultimo, la promozione fra i neo-imprenditori di uno strumento per la gestione dei processi decisionali aziendali preliminare (e complementare) al business plan, ossia il Business Model Canvas (BMC).

Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 e “semestre europeo”

Il post evidenzia di nuovo come il “nuovo” Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 sarà fortemente condizionato dai Programmi Nazionali di Riforma elaborati ogni anno dagli Stati Membri nell’ambito del c.d. “semestre europeo” (il processo di controllo multilaterale dell’andamento macroeconomico e delle condizioni di stabilità delle finanze pubbliche degli Stati membri).