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Strategia Nazionale per le Aree Interne: bando di gara della Commissione per appaltare azioni di sostegno alla sua attuazione

«Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali fra disuguali»
Don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa, 1967 [1]

Nel precedente post del 20 Settembre ricordavo che l’Accordo di Partenariato (AdP) 2021-2027, in forte continuità con quello del periodo 2014-2020, conferma sia l’obiettivo di fondo della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), ossia il contenimento del fenomeno dello spopolamento in queste aree, sia i suoi pilastri strategici. [2] La SNAI è anche una parte costitutiva importante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), segnatamente della Componente (“cluster”) M5C3 “Interventi speciali per la coesione territoriale”. [3]
A mio modesto avviso è difficile dare un giudizio sulla SNAI, dal momento che il processo di elaborazione è durato diversi anni, così come quello di sensibilizzazione a livello locale. Al momento, tuttavia, resta abbastanza vaga l’informazione sull’attuazione degli Accordi di Programma Quadro che sono stati sottoscritti (la Relazione Annuale sulla Strategia Nazionale per le Aree Interne, elaborata sulla base di dati aggiornati al 31.12.2019, riporta anche degli aggiornamenti al 30 Settembre 2020 e questi indicano che, a quella data, erano state approvate le Strategie di 60 delle 72 aree pilota che erano state inizialmente definite dal Comitato Tecnico Aree Interne).
Ciò che è certo è che sulla SNAI vi è stata una vasta opera di sensibilizzazione a livello locale, vi sono molteplici azioni di capacity building per gli Enti Locali finanziati dal PON Governance di cui hanno anche beneficiato gli Enti delle aree interne e, non ultimo, il rafforzamento della SNAI prevista dal PNRR comporterà anche l’attivazione di specifiche azioni di assistenza tecnica.
In questa luce è di difficile interpretazione il bando di gara (in Inglese “call for tenders”) lanciato a fine Settembre dalla DG Politiche regionali e urbane della Commissione (DG Regio) per appaltare un’azione di sostegno all’attuazione della SNAI in Italia (o, più precisamente, nelle otto regioni del nostro Mezzogiorno storico, ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). [4]
La “lettera di invito” inclusa nel dossier di gara al paragrafo 1.3 “Risultati attesi” puntualizza che questi sono: «rafforzare la capacità di implementazione dei progetti finanziati dai Fondi Europei nelle aree interne delle regioni italiane meno sviluppate, tramite attività che potenziano direttamente il funzionamento delle Amministrazioni beneficiarie […] ed identificare le best practice nei diversi ambiti di intervento». Da un lato questo tender è certamente un segnale dell’attenzione della Commissione per la riuscita della SNAI, da considerare certamente una strategia di policy innovativa e particolarmente rilevante ai fini della coesione territoriale (riconosciuta in quanto tale dalla Commissione).
Dall’altra lato, tuttavia, il fatto che la DG Regio lanci direttamente un’azione di assistenza tecnica per l’attuazione della SNAI in Italia impone una riflessione su tre aspetti che, sistematicamente, vengono elusi nei dibattiti sulla politica di coesione nel nostro Paese:
• la capacità nel nostro Paese di adottare, grazie al recepimento di Direttive europee e all’applicazione degli stessi Regolamenti sui Fondi Strutturali, standard amministrativi comparabili a quelli degli altri Stati (e delle altre Amministrazioni regionali) dell’UE e di gestire in modo efficace ed efficiente gli interventi a sostegno dello sviluppo e della coesione territoriale (siano essi finanziati dai Fondi Strutturali o da quelli nazionali); [5]
• la capacità del Governo centrale e della Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) di dare corso ad azioni di capacity building efficaci (non va dimenticato, infatti, che l’ACT è l’Autorità di Gestione del PON Governance che, de facto, è proprio deputato a facilitare il miglioramento della performance amministrativa delle Regioni e, soprattutto, degli Enti Locali);
• la capacità anche delle Società di consulenza private – selezionate sulla base di procedura di evidenza pubblica – di erogare servizi di assistenza tecnica che costituiscano realmente un valore aggiunto per la Pubblica Amministrazione e, più in generale, per i soggetti attuatori (beneficiari dei Fondi Strutturali). A tale riguardo va anche posto in luce che molti intellettuali hanno giustamente rimarcato gli effetti negativi sulla qualità dei servizi socio-assistenziali della pratica delle “gare al massimo ribasso”, ma sarebbe opportuno anche interrogarsi sullo scadimento della qualità dei servizi di assistenza tecnica alla PA delle Società di consulenza sempre a causa delle “gare al massimo ribasso”.

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Immagine ex Pixabay

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[1] Si tiene oggi la 60° edizione della Marcia per la Pace Perugia Assisi.
[2] Qui si fa riferimento alla bozza dell’AdP oggetto del negoziato con la Commissione, datata 23 Giugno 2021 (al momento il negoziato sull’AdP ancora non si è formalmente chiuso).
I pilastri strategici della SNAI sono:
• la costituzione delle pre-condizioni per lo sviluppo territoriale, attraverso il miglioramento dell’offerta dei servizi (in particolare quelli educativi, quelli sanitari e quelli di mobilità);
• la promozione di progetti di sviluppo locale, che possano garantire il consolidamento di processi di sviluppo endogeno e la creazione di nuova occupazione.
[3] Il PNRR Italiano, in linea con le disposizioni del Reg. (UE) 2021/241 sul Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza che lo finanzia e con le Guidelines della Commissione sulla stesura dei “Recovery Plan”, è articolato in Missioni (6), Componenti (16), riforme (63) e investimenti (134).
Le Missioni sono:
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica.
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile.
4. Istruzione e ricerca.
5. Inclusione e coesione.
6. Salute.
La Componente 3 della Missione 5 (M5C3) è dedicata agli “interventi speciali per la coesione territoriale”. Tale Componente prevede una sola riforma (Rafforzamento delle Zone Economiche Speciali) e 4 investimenti. L’investimento 1 della M5C3 è quello focalizzato sulla SNAI, con un’allocazione di risorse di circa 830 milioni di Euro. Il PNRR sosterrà due grandi direttrici di investimento a favore della SNAI:
• il potenziamento di servizi e di infrastrutture sociali di comunità;
• il potenziamento della rete territoriale dei servizi sanitari.
[4] Si fa riferimento alla Call for Tenders N° 2021CE160AT045 “Supporting implementation of territorial strategies in inner areas in Italy’s less developed regions” della DG Regio pubblicata sul portale TED e sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 30 Settembre scorso (Reference number: REGIO/2021/OP/0014).
Il dossier di gara è composto da: (i) bando di gara; (ii) lettera di invito; (iii) bozza di contratto; (iv) Capitolato d’Oneri suddiviso in due sezioni (quella che reca condizioni e criteri amministrativi di esclusione e di ammissione alla gara e quella che reca i criteri di selezione in senso stretto delle proposte).
La scadenza del tender è fissata per il giorno 8 Novembre 2021 alle ore 16.00.
[5] Non va dimenticato che uno degli obiettivi non dichiarati della normativa sui Fondi Strutturali è sempre stato quello di creare una standardizzazione delle prassi amministrative europee ai vari livelli di Governo (a livello di Stati, di Amministrazioni regionali e di Enti Locali). Questo obiettivo, non a caso, era stato posto quale fattore di successo della c.d. “nuova programmazione”, che era stata lanciata nel 1998 dall’allora Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi e da Fabrizio Barca per garantire un deciso salto di qualità nella formulazione e nella gestione dei Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi Strutturali e per rilanciare l’intervento straordinario nel Mezzogiorno, alcuni anni dopo l’abolizione della Cassa per il Mezzogiorno. Su questi aspetti si vedano:
• BAGARANI M., BONETTI A. (2005), Politiche regionali e Fondi Strutturali. Programmare nel Sistema di governance della UE; Ed. Rubbettino, Soveria Manneli (CZ);
• BAGARANI M., BONETTI A. (2012), Evoluzione del Sistema di governo delle politiche comunitarie e cambiamenti nella politica regionale nazionale; in BAGARANI M. (a cura di), Il governo delle Regioni e lo sviluppo economico; Edizioni dell’Orso, Alessandria.

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