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Il “nuovo” Fondo Sociale Europeo 2021-2027, gli interventi di inclusione sociale e la sperimentazione di “forme di finanziamento non collegate ai costi”

Il post discute dell’importante novità, nell’ambito delle forme di sostegno dei Fondi Strutturali, costituita dai finanziamenti legati ai risultati. E’ una forma di spesa del tutto innovativa prevista sia dal nuovo regolamento finanziario dell’UE – Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018 – sia dalla proposta di regolamento generale sui Fondi Strutturali per il periodo 2021-2027. Tale innovazione, a parere di chi scrive, dischiude delle prospettive molto interessanti per (i) un miglioramento generale degli interventi di inclusione sociale finanziati dal “nuovo” FSE Plus 2021-2027 (e non solo da questo); (ii) un maggiore orientamento dei progetti finanziati da tale forma di sostegno dei Fondi ai risultati e, non ultimo, (iii) un più ampio ricorso dei pubblici poteri, anche al di fuori del campo di azione dei Fondi Strutturali, a interventi di inclusione sociale e di lotta alla povertà informati ai principi della finanza di impatto.

Il “dibattito sull’Europa” e il negoziato sui fondi europei 2021-2027

Il post, muovendo da analisi autorevoli proposte nei mesi scorsi dalla Corte dei Conti Europea, presenta la struttura del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 dell’UE e indica quali sono le priorità di spesa destinate a pesare di più sul budget complessivo del QFP. Fra queste non vi sono quelle che fanno capo alle politiche strutturali di sviluppo dell’UE, volte a sostenere la competitività economica e la coesione sociale dei territori più deboli e delle aree rurali.

I Fondi Strutturali 2021-2027, la sperimentazione di “forme di finanziamento non collegate ai costi” e la finanza di impatto

L’articolo discute dell’importante novità, nel panorama dei fondi dell’UE, costituita dai finanziamenti legati ai risultati. E’ una innovazione prevista sia dal nuovo regolamento finanziario dell’UE – Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018 – sia dalla proposta di regolamento sui Fondi Strutturali per il periodo 2021-2027, che apre interessanti prospettive per finanziare, con tali fondi, interventi informati ai principi della finanza di impatto. Tale innovazione apre anche delle sfide per gli enti gestori, a qualsiasi livello di governo. Perché in Italia non si discute maggiormente di tale innovazione? E, soprattutto, la nostra Pubblica Amministrazione è pronta a tale sfida?

Progetti di sostegno alla creazione di impresa per minori stranieri non accompagnati. Note a margine del bando 2018 “Never Alone”

Il post propone alcune riflessioni sul tema migranti e percorsi di accompagnamento alla creazione di lavoro autonomo, a margine del bando 2018 dell’iniziativa Never Alone. Il bando, finanziato da Fondazione Con il Sud e altre otto Fondazioni italiane, persegue obiettivi di inserimento lavorativo e sociale per dei minori stranieri non accompagnati e scade il 7 settembre 2018.

Il 9° Programma Quadro per la R&ST post 2020 e il paradigma “Smart Specialisation Strategy”

Il post pone alcuni interrogativi sui contenuti del nuovo negoziato sugli interventi dell’UE a sostegno di R&ST nel periodo di programmazione post 2020. Uno di questi concerne il rapporto fra il prossimo 9° Programma Quadro per la R&ST (Horizon Europe) e le strategie – nazionali e regionali – di “specializzazione intelligente” (RIS3). Sarebbe necessario che, nel corso del negoziato, si ricercasse un maggiore coordinamento fra strumenti di sostegno alla R&I implementati a livello europeo (finanziati con fondi “diretti”, in primo luogo, attualmente, Horizon 2020 e relative “iniziative” complementari) e quelli implementati a livello nazionale/regionali, finanziati con i Fondi Strutturali e di Investimento Europeo (Fondi SIE).

Il FEIS e altre piattaforme di investimento miste per l’attuazione dell’agenda digitale

Technology Immagine ex Pixabay

Il post evidenzia l’importanza del FEIS del “piano Juncker” e di altre piattaforme di investimento pubblico-private per implementare l’agenda digitale. A fronte dei vincoli di bilancio imposti dal “fiscal compact”, gli ingenti investimenti necessari per completare il mercato unico digitale, pragmaticamente, devono essere finanziati con strumenti di finanziamento la cui logica finanziaria è informata alle caratteristiche peculiari della “finanza di progetto”.

Mappatura dei fondi europei: criteri di riferimento e criticità

European Parlament

La mappatura dei finanziamenti dell’UE si può fare in base a diversi criteri.
In primo luogo sono possbili varie classificazioni dei fondi europei a seconda degli ambiti di policy (ambiti settoriali) considerati, da quelli stabiliti autonomamente dagli esperti a quelli già stabiliti dal legislatore europeo, quali gli Obiettivi Tematici dei Fondi SIE.
Va poi considerata la principale classificazione dei fondi dell’UE, che si basa sul metodo di esecuzione degli interventi, per cui si possono distinguere tra Fondi/Programmi “a gestione diretta”, quali il famigerato Horizon 2020 e Fondi “a gestione concorrente” (in linea di massima i Fondi SIE). Due altre utili mappature fanno riferimento alle varie categorie di potenziali beneficiari e alle varie categorie di potenziali destinatari finali, ossia gli operatori che “ricevono” i benefici del progetto (persone fisiche o anche persone giuridiche).